Nuova Riveduta:

Esodo 5:2

Ma il faraone rispose: «Chi è il SIGNORE che io debba ubbidire alla sua voce e lasciare andare Israele? Io non conosco il SIGNORE e non lascerò affatto andare Israele».

C.E.I.:

Esodo 5:2

Il faraone rispose: «Chi è il Signore, perché io debba ascoltare la sua voce per lasciar partire Israele? Non conosco il Signore e neppure lascerò partire Israele!».

Nuova Diodati:

Esodo 5:2

Ma il Faraone rispose: «Chi è l'Eterno che io debba ubbidire alla sua voce e lasciar andare Israele? Io non conosco l'Eterno e non lascerò andare Israele».

Riveduta 2020:

Esodo 5:2

Ma Faraone rispose: “Chi è l'Eterno che io debba ubbidire alla sua voce e lasciare andare Israele? Io non conosco l'Eterno, e non lascerò affatto andare Israele”.

La Parola è Vita:

Esodo 5:2

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
Copyright © 1981, 1994 di Biblica, Inc.®
Usato con permesso. Tutti i diritti riservati in tutto il mondo.

Riveduta:

Esodo 5:2

Ma Faraone rispose: 'Chi è l'Eterno ch'io debba ubbidire alla sua voce e lasciar andare Israele? Io non conosco l'Eterno, e non lascerò affatto andare Israele'.

Ricciotti:

Esodo 5:2

Ma egli rispose: «Chi è questo Signore, ch'io debba ascoltare le sue parole, e rimandare Israele? Non conosco il Signore, e non rimanderò Israele».

Tintori:

Esodo 5:2

Ma egli rispose: «Chi è mai il Signore, da essere io obbligato ad ascoltarne la voce e lasci andare Israele? Io non conosco il Signore, e quindi non lascerò partire Israele».

Martini:

Esodo 5:2

Ma quegli rispose: Chi è il Signore, onde io debba udir la sua voce, e lasciar andare Israele? non so chi sia il Signore, e non lascerò andare Israele.

Diodati:

Esodo 5:2

Ma Faraone disse: Chi è il Signore, che io ubbidisca alla sua voce, per lasciare andare Israele? Io non conosco il Signore, e anche non lascerò andare Israele.

Commentario abbreviato:

Esodo 5:2

Capitolo 5

Il dispiacere di Faraone, Egli aumenta i lavori degli Israeliti Es 5:1-9

Le sofferenze degli Israeliti, la lamentela di Mosè a Dio Es 5:10-23

Versetti 1-9

Dio possederà i suoi figli, anche se poveri e disdegnati, e troverà il tempo per provvedere alla loro causa. Faraone ricambiò tutto quello che aveva sentito con disprezzo. Egli non desiderava conoscere Jehova, non aveva nessuna paura di Lui, non lo amò e quindi rifiutò di obbedirGli. L'orgoglio di Faraone, la sua ambizione, la sua scaltrezza e competenza politica lo indurirono così tanto fino alla sua distruzione. Quello che Mosè e Aronne chiesero fu molto ragionevole: "Solo tre giorni per andare nel deserto e Sacrificheremo al nostro Dio e Signore". Faraone fu molto irragionevole nell'affermare che quel popolo era pigro per questo voleva andare a sacrificare. Egli volle travisare tutto in modo che potesse avere una scusa ulteriore per dargli altri pesi. Oggi giorno troviamo molti più disposti a criticare i loro vicini che a trascorrere nel servizio di Dio alcune ore sottratte ai loro affari, piuttosto che trascorrerle a incolpare altri, mentre danno il doppio del tempo ai piaceri peccaminosi. Il comando di Faraone fu veramente duro. Mosè e Aronne stessi dovettero sottomettersi ai pesi. I persecutori hanno il piacere di aggravare con il disprezzo e gli stenti i ministri di Dio. La stessa produzione di mattoni deve essere garantita, senza la solita quantità di paglia da mescolare con l'argilla. Gli Israeliti dovevano lavorare di più in modo da essere stroncati dal lavoro o altrimenti sarebbero puniti.

Riferimenti incrociati:

Esodo 5:2

Eso 3:19; 2Re 18:35; 2Cron 32:15,19; Giob 21:15; Sal 10:4; 12:4; 14:1
1Sa 2:12; Giov 16:3; Rom 1:28; 2Te 1:8
Eso 3:19; Ger 44:16,17

Dimensione testo:


Visualizzare un brano della Bibbia

Aiuto Aiuto per visualizzare la Bibbia

Ricercare nella Bibbia

Aiuto Aiuto per ricercare la Bibbia

Ricerca avanzata